Sanificazione impianti: la pulizia antibatterica dei ventilconvettori

29 Settembre 2021 | Impianti di trattamento dell'aria, News

La sanificazione degli impianti che trattano l’aria è di fondamentale importanza per mantenere all’interno degli ambienti un’adeguata qualità dell’aria indoor. Questo vale anche per i ventilconvettori sempre più diffusi nelle aziende, negli uffici e in generale negli ambienti di lavoro, ma anche in quelli domestici, per riscaldare o raffrescare. Una delle procedure più importanti nella loro manutenzione, soprattutto quando devono essere rimessi in funzione, è quella della sanificazione e pulizia antibatterica. Vediamo in cosa consiste. 

 

Com’è fatto e come funziona un ventilconvettore

Prima di capire come avviene la sanificazione di questa tipologia di impianti, è utile sapere com’è fatto e qual è il funzionamento di un ventilconvettore (chiamato anche con il termine anglosassone fancoil). Il ventilconvettore è un’unità terminale di sistemi di condizionamento, ossia una macchina collegata a un impianto, che aspira l’aria presente nell’ambiente, la filtra, la riscalda o la raffredda e infine la immette nuovamente in circolo. In caso di riscaldamento l’aria fredda preleva il calore dall’acqua, in caso di raffreddamento invece il calore viene ceduto dall’aria all’acqua. Il funzionamento del ventilconvettore si basa dunque sulla convezione forzata del calore

La macchina è composta da un involucro metallico dotato di griglie d’ingresso e di uscita dell’aria, che racchiude tutte le componenti interne: il sistema per lo scambio termico acqua-aria, un ventilatore per l’aspirazione, una vaschetta di raccolta per la condensa e un filtro dell’aria. Proprio quest’ultimo è responsabile della qualità dell’aria che viene reimmessa in circolo, privata da polveri, particelle e allergeni naturali come pollini, spore, ecc. Dalla sofisticatezza di questi sistemi dipende la capacità di filtraggio dell’aria. Particolarmente efficaci sono quelli che integrano l’azione germicida con speciali lampade a raggi UV, come la serie FCZ_H di ventilconvettori Aermec che sanificano l’aria.  

 

Sanificazione e pulizia antibatterica dei ventilconvettori 

Qualsiasi impianto di trattamento dell’aria va sottoposto a una manutenzione costante e a norma, lungo il corso di tutta la sua vita, perché molto facilmente può diventare ricettacolo di virus o batteri e mettere le persone a rischio di disturbi respiratori. In particolare, quando gli impianti di riscaldamento vengono riaccesi è importante assicurarsi che i ventilconvettori siano adeguatamente puliti e sanificati. 

Nella procedura di pulizia, particolare attenzione va dedicata ai filtri che con l’inutilizzo potrebbero essersi intasati e non filtrare più bene. Il loro malfunzionamento è deleterio in primis per la salute dell’uomo, ma anche per l’efficienza e la resa della macchina in sé: un filtro intasato riduce infatti la portata dell’aria e ciò implicherà un maggiore sforzo alla macchina e di conseguenza un aumento dei consumi energetici.  

Per evitare che ciò accada, i filtri vanno periodicamente puliti con appositi prodotti almeno ogni due/tre mesi in base anche all’utilizzo. Come avviene questa procedura? 

  1. Prima di tutto bisogna rimuovere i filtri dalla macchina. Solitamente sono posti nella parte inferiore del ventilconvettore, accessibile tramite uno sportellino o apposita scocca; 
  2. Si procedere con l’eliminazione dello sporco più evidente attraverso l’ausilio di un’aspirapolvere dotato di filtro Hepa (composto da foglietti filtranti di microfibre) capace di trattenere le particelle molto piccole;
  3. Una volta rimossa la polvere accumulata in eccesso, i filtri vengono trattati con specifici prodotti disinfettanti e antibatterici, in grado di eliminare efficacemente residui batterici; 
  4. Durante la procedura di sanificazione dei filtri generalmente si esegue anche la pulizia degli altri componenti della macchina. La sanificazione avviene tramite erogazione di vapore o a secco e poi con un prodotto disinfettante registrato come Presidio Medico Chirurgico;
  5. Eseguita la pulizia, i filtri vengono riposizionati e la scocca frontale richiusa.

 

Se il filtro è in un funzione da troppo tempo o appare molto sporco si procede direttamente alla sua sostituzione con uno nuovo e più sicuro. Tutte queste procedure richiedono personale specializzato che esegua la sanificazione secondo le regole previste dalla normativa vigente in materia, e provvisto degli adeguati DPI.  

Per la sanificazione di venticolvettori o di altri impianti di trattamento dell’aria, affidati all’esperienza di Sester, azienda certificata che opera in Trentino Alto Adige da oltre 60 anni. I nostri tecnici sono qualificati per svolgere in piena sicurezza e nel rispetto delle normative questo tipo d’interventi.