Ricambio aria con recupero calore: come funziona?

15 Luglio 2021 | Impianti di riscaldamento, Impianti per la qualità dell'aria, News

Installare un impianto di ricambio aria con recupero di calore è un intervento strategico per garantire agli ambienti aria sempre pulita e al tempo stesso evitare inutili sprechi energetici per il riscaldamento. Aprire le finestre infatti non è sempre la soluzione più giusta per arieggiare le stanze chiuse ed evitare la permanenza nell’aria di agenti inquinanti dannosi per la salute dell’uomo.

 

Perché il ricambio d’aria è importante?  

In casa, come a lavoro, e in generale in tutti luoghi chiusi frequentati dalle persone, il ricambio d’aria è fondamentale per garantire un comfort abitativo adeguato e per evitare problemi di diversa natura, come: formazione di muffe, condensa e umidità, aria viziata, odori sgradevoli, accumulo di tossine, polveri, acari e patogeni nell’aria.

L’aria indoor può essere infatti molto inquinata, anche più di quella esterna per una serie di ragioni: materiali edili, prodotti utilizzati per la pulizia, fumo di sigaretta, presenza di animali, ecc. Queste ed altre situazioni che sono la fonte di sostanze nocive nell’aria, causano vari disturbi per la salute psicofisica dell’uomo, dalla perdita di concentrazione e mal di testa a disturbi ben più gravi come difficoltà respiratorie croniche, malattie allergiche e disturbi del sistema immunitario. 

Sulle conseguenze dell’aria insalubre per la salute dell’uomo, leggi anche questo articolo: “Inquinamento dell’aria indoor: cause e conseguenze per la salute”.  

Ecco perché è estremamente importante che l’aria indoor, attraverso il ricambio, venga privata il più possibile di agenti patogeni e inquinanti. Il ricambio d’aria può avvenire tramite la semplice aerazione degli ambienti aprendo le finestre e creando un flusso d’aria, oppure in modo nettamente più efficace con la ventilazione forzata

 

Come funziona il ricambio d’aria con la ventilazione forzata e il recupero di calore? 

I sistemi di ventilazione meccanica a recupero di calore sono tra i sistemi più efficienti a livello energetico per arieggiare gli ambienti senza dispersioni di calore. Ma cosa si intende con ricambio d’aria nel caso della ventilazione forzata? In termini tecnici, il ricambio d’aria è il rapporto tra il volume d’aria fresca fornita dalla ventilazione e il volume dell’ambiente, effettuato in un certo tempo (di solito un’ora). 

L’impianto è costituito da un sistema di canalizzazione, una macchina centrale e diverse prese d’aria. Il suo funzionamento avviene in questo modo: 

  1. una presa d’aria all’esterno dell’abitazione costituisce il punto di ingresso dell’aria outdoor che si trova ad una temperatura non controllata (fredda in inverno calda in estate). 
  2. L’aria che entra viene convogliata tramite un sistema di canalette verso il recuperatore di calore.
  3. Il recuperatore di calore, senza mescolare l’aria convogliata dall’esterno e quella che viene estratta dall’interno, esegue lo scambio di calore e al tempo stesso filtra l’aria in ingresso. 
  4. A questo punto l’aria esterna filtrata che ha acquistato calore viene immessa, attraverso altre condotte, negli ambienti interni. 
  5. Al contrario, l’aria esausta estratta dall’interno che contiene inquinanti e che ha ceduto il suo calore all’aria in ingresso, viene espulsa verso l’esterno.

I sistemi di ricambio d’aria con scambio di calore sono molto efficienti naturalmente in inverno perché recuperando il calore ed evitando l’apertura delle finestre, permettono di risparmiare sui costi di riscaldamento. Ma gli impianti di questo tipo sono una soluzione indicata anche per arieggiare in estate se integrati ad un impianto di climatizzazione ad aria, come uno split o un ventilconvettore canalizzabile. 

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