Manutenzione caldaia Trento: modalità e tempistiche

22 Settembre 2020 | News

Con l’avvicinarsi del periodo autunnale e l’accensione degli impianti termici, è bene tenere a mente quali sono le modalità e le tempistiche per la manutenzione della caldaia a Trento e Provincia. Non sempre infatti le informazioni che si ricevono sono complete ed esaustive. Cerchiamo allora di fare chiarezza su questo tema per garantire ai tuoi impianti una lunga vita.

 

Manutenzione caldaia Trento e Provincia

 

La manutenzione della caldaia comprende tutte quelle operazioni ordinarie che si eseguono su un impianto per verificare che sia a norma, per mantenerlo in buono stato e per garantire la sua efficienza nel tempo. 

La maggior parte delle operazioni di manutenzione si concentrano sul generatore di calore, ma non vanno dimenticate quelle sulle rimanenti parti dell’impianto, come ad esempio il sistema di approvvigionamento del gas, i collettori solari se presenti, i dispositivi di sicurezza antincendio, ecc.

Ecco allora l’elenco delle operazioni che il manutentore deve eseguire durante la verifica dell’impianto di una caldaia domestica, così come indicato dall’Agenzia provinciale per le risorse idriche e l’energia:

  1. verificare che il locale dove è installato il generatore rispetti la normativa;
  2. controllare visivamente lo stato di conservazione del camino o del canale da fumo;
  3. rimuovere il bruciatore dal corpo caldaia;
  4. pulire scrupolosamente lo scambiatore, rimuovendo tutte le incrostazioni anche all’interno delle varie parti;
  5. liberare da eventuale sporco il bruciatore e rimontarlo;
  6. rimuovere polvere e corpi estranei sia all’esterno che all’interno;
  7. controllare la pressione dei vasi d’espansione ed eventualmente ripristinare la corretta pressione;
  8. verificare la durezza dell’acqua e la presenza (se necessario) del sistema di trattamento dell’acqua calda sanitaria e di quella del circuito di riscaldamento;
  9. compilare e sottoscrivere il rapporto di controllo di efficienza energetica segnando eventuali osservazioni, raccomandazioni e prescrizioni.

Tutte queste operazioni hanno bisogno di minimo 45 – 60 minuti per gli impianti domestici e molto più tempo per gli impianti complessi o superiori. Ricorda che tempistiche inferiori significano scarsa qualità della manutenzione, negligenza o imperizia del manutentore.

 

Ogni quanto si fa la manutenzione della caldaia e la “prova fumi”?

 

Consigliamo di effettuare la manutenzione dell’impianto termico tutti gli anni. Infatti, se l’impianto non riceve periodicamente un’adeguata manutenzione, a lungo andare le incrostazioni e i residui della combustione abbasseranno il rendimento e ne pregiudicheranno la sicurezza. Questo va a discapito del consumo di energia e dell’incolumità delle persone. Un impianto correttamente manutentato riduce i consumi energetici, è più sicuro e inquina meno.

Per le caldaie domestiche la legge impone una cadenza per la “prova fumi” almeno quadriennale. Di conseguenza il controllo di efficienza energetica non è necessario farlo coincidere con ogni manutenzione, ma per le caldaie con potenza compresa fra 10 e 100 kW può essere eseguito ogni 4 anni. 

Il nostro consiglio è effettuarlo ogni volta che viene fatta la manutenzione degli apparecchi. Di fatto è un controllo veloce che si esegue a fine manutenzione, assicura la regolare funzionalità dell’apparecchio e tutela la sicurezza delle persone che occupano la struttura, risparmiando anche combustibile.

 

Un esempio per una caldaia domestica

 

Per comprendere meglio le modalità e le tempistiche facciamo un esempio concreto nel caso di una caldaia domestica con potenza 24 kW. La scadenza per la manutenzione è indicata nel libretto di istruzioni o note del fabbricante della caldaia, solitamente 1 anno. Il controllo di efficienza energetica è invece regolato dal  DPR74/013 e deve avvenire ogni 4 anni.

Gli adempimenti minimi sono:

  • anno 0 (installazione caldaia): “prova fumi” e compilazione rapporto di controllo di efficienza energetica; compilazione Libretto d’impianto per la climatizzazione e accatastamento;
  • primo anno: manutenzione, “prova fumi” opzionale, compilazione rapporto di controllo di efficienza energetica; aggiornamento Libretto d’impianto
  • secondo anno: come anno 1
  • terzo anno: come anno 1
  • quarto anno: manutenzione; prova dei fumi obbligatoria e compilazione rapporto di controllo di efficienza energetica, aggiornamento Libretto d’impianto.

Ricordiamo comunque che è obbligatorio manutentare l’impianto e fare il controllo di efficienza energetica all’atto della prima messa in funzione, in caso di sostituzione di componenti o interventi che non rientrino tra quelli periodici che potrebbero modificare l’efficienza energetica.

Consulta la pagina del Ministero dello Sviluppo Economico per approfondire i dettagli normativi e affidati alla professionalità di Sester srl per la manutenzione della tua caldaia a Trento e Provincia.